Al via l’era del WiFi 6, è disponibile il programma di certificazione
I primi smartphone certificati WiFi 6 sono il Samsung Galaxy Note 10 e il 10 Plus
È stata l’organizzazione che sovrintende all’implementazione dello standard Wi-Fi, la Wi-Fi Alliance, a comunicare che è disponibile il programma di certificazione del WiFi 6. Il lancio è avvenuto il 16 settembre 2019 anche se era stato di fatto annunciato alla fine del 2018. Stiamo parlando della tecnologia 802.11ax che va ad aggiornare la 802.11ac (WiFi 5). Un’imboccatura importante perché sta a significare che lo standard WiFi 6 è pronto e che le aziende hi-tech si apprestano a propagandare i loro prodotti come idonei e compatibili con esso. Il lancio è stato una pura questione formale, perché già da mesi le aziende stanno proponendo dispositivi compatibili. Il WiFi 6 ha debuttato in tempo per l’apertura delle vendite di iPhone 11, 11 Pro e 11 Pro Max che pure lo supportano, ma i primi smartphone certificati, come specificato dalla Wi-Fi Alliance, sono il “Galaxy Note 10” e il Samsung Galaxy Note 10 Plus. “Altri prodotti potranno ricevere la certificazione se ne faranno richiesta e se ne soddisferanno i requisiti”.
Perché il WiFi 6? Secondo la Wi-Fi Alliance “lo standard è stato sviluppato per supportare diverse tipologie di dispositivi e applicazioni. Da quelle che richiedono massime prestazioni negli ambienti lavorativi a quelle che richiedono basso consumo e latenza nelle smart home o in scenari IoT industriali”.
Quando si parla di tecnologia la mission è quella di aumentare l’efficienza. E infatti il Wi-Fi 6 comprende una serie di nuove tecnologie implementate per rispondere a questo obiettivo. L’utilizzo quotidiano dei nostri apparecchi tecnologici richiede sempre più che un numero consistente di dispositivi siano collegati a uno stesso punto d’accesso. E questo succede nelle aziende, come nei pubblici uffici e nelle smart home. Ma il nuovo standard non migliora solo capacità di banda e latenza (l’intervallo di tempo che intercorre fra il momento in cui viene inviato l’input al sistema e quello in cui è disponibile il suo output), ma anche consumi e affidabilità. Tutti fattori che permetteranno alle infrastrutture compatibili di poter gestire i device WiFi 6 con prontezza e semplicità, anche in grande numero. Inoltre, grazie alla maggiore capacità (fino a 5 volte superiore rispetto al WiFi 5), il WiFi 6 potrà essere utilizzato all’interno di servizi di valore aggiunto.
WiFi 6, elevate possibilità di connessione in stadi e aeroporti e nuove soluzioni per supportare realtà aumentata e contenuti in qualità HD
La velocità massima è passata da 3,5 Gbps a 9,6 Gbps, consentendo così a più persone di connettersi contemporaneamente alla Rete in luoghi gremiti come aeroporti o palazzi dello sport, ma ha aperto anche spazio a nuovi scenari di uso (soluzioni per la realtà aumentata e fruizione dei contenuti in alta definizione). Lo standard, come ha precisato l’organizzazione, “è stato sviluppato per supportare diverse tipologie di dispositivi e applicazioni. Da quelle che richiedono massime prestazioni negli ambienti lavorativi a quelle che richiedono basso consumo e bassa latenza nelle smart home o in scenari IoT industriali“.
WiFi 6, niente più problemi di web usability?
Il WiFi 6 introduce anche un importante miglioramento della sicurezza. Ma, in conclusione, al di là dei numeri, ciò che è davvero importante da sottolineare è che il nuovo standard permetterà di offrire maggiore capacità di banda, e stabilità, a ogni dispositivo connesso alla medesima rete wireless. Per queste ragioni le ricadute positive del nuovo programma saranno più facilmente osservabili su reti affollate.
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