Soluzione o prodotto? Proviamo a riderci su.

Ho un ristorante, molto carino e lavora anche tanto, e voglio fare il “salto di qualità”: per fare questo mi occorre capire e analizzare i miei numeri; in altre parole voglio avere statistiche e dati analitici che mi permettano di capire l’andamento della mia attività nei minimi particolari, per poter fare i piccoli correttivi che mi permettano di migliorare ancora. Sicuramente, se ho un buon locale, ho anche un buon sistema di gestione, con cassa touch e “tutto il resto”. Chiamerò dunque chi me l’ha fornito e lui mi proporrà il suo fantasmagorico software di statistiche e magazzino che fa tutto e il contrario di tutto, basta “solo” comprarlo e imparare a usarlo. Io mi lascerò facilmente convincere, perché mi fido di lui, quindi comprerò il mio bel software di magazzino, lo installerò nel mio PC touch posizionato al punto cassa, imparerò a usarlo, e ogni giorno, a fine giornata, dopo 13 ore di servizio, resterò ancora in ristorante, mi metterò lì e con infinita pazienza mi dimenerò tra statistiche e report per capire cosa sta succedendo nella mia attività. Siccome sono una persona tenace farò questo tutti i giorni per un po’, ma poi la stanchezza avrà il sopravvento sulla mia buona volontà. Un lampo di genio mi spingerà allora ad anticipare l’ingresso in azienda e fare questo lavoro a inizio giornata, quando sono fresco; ma anche questo passo si rivelerà “pesante” da reggere. Inizierò allora a fare questo lavoro una volta alla settimana; sì, ma quando? Ovvio: nel giorno di chiusura; dedicando anche il giorno di riposo alla mia attività, perché (penso) è giusto così. Ma alla fine mi renderò conto che faccio male il lavoro e inizierò a pensare che mi serva un altro aiuto; chiamerò nuovamente il mio fornitore e pagherò qualche ora di consulenza per capire meglio come sfruttare al massimo il mio fantasmagorico software di gestione. E dopo un altro mesetto di sacrifici, finirà che metterò tutto da parte, perché dopo 13 ore di lavoro, dopo aver tenuto alta l’attenzione per gestire al meglio i fornitori, i dipendenti, i clienti … non ho energia e attenzione per fare quello che dovrebbe essere in realtà la parte più importante della mia attività: gestire! E mio malgrado tornerò mogio mogio a gestire “a braccio” la mia attività che “tanto sta andando già bene così” …

Le conclusioni che posso trarre a questo punto sono due: la prima è che utilizzare i software gestionali è un lavoro complesso che non fa per me, dovrei assumere una persona addetta allo scopo; la seconda è che i software gestionali sono inutili. Delle due, una. Tertium non datur.

Magari (ed è già un buon compromesso) utilizzerò il mio software gestionale “a consuntivo”: cioè a fine stagione / anno / periodo perderò alcuni giorni a “tirare fuori” i dati dal mio gestionale e vedere “dove ho perso e dove ho guadagnato”. Pazienza se l’avevo comprato per capire “in tempo reale” l’andamento della mia attività e correggere eventualmente il tiro lungo la strada: è andata così. Direi che l’obiettivo del mi acquisto è stato fallito.

A fare dietrologia, a questo punto direi che ho sbagliato approccio. Ho pensato che un prodotto mi avrebbe aiutato a risolvere il mio problema. Ma in realtà mi sono anche rivolto a qualcuno che probabilmente non ha cercato di capire il mio problema, ma mi ha venduto il suo prodotto adatto allo scopo.

E’ un po’ come se mia moglie esprimesse il desiderio di appendere un quadro nuovo, e io la portassi giù in cantina e le indicassi dove trovare trapano, punte e tasselli … Forse è vero che l’ho messa in condizione di vedere esaudito il suo desiderio, ma… è altrettanto vero che non le ho risolto il “problema”.

E adesso smettila di ridere. Perché la soluzione esiste.

 

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